L’INVENZIONE NELLA TRADIZIONE
Let’s just circle back to the sweets, little children
a cura di Rosario Perricone
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
- visitabile fino al 6 gennaio 2019 -
Visitabile fino al 6 gennaio 2019 la video installazione etnografica Let's Just Circle Back to the Sweets, Little Children a cura di Rosario Perricone, frutto di un lavoro di ricerca sul campo in ambito etnoantropologico/dialettologico volto a documentare la cultura alimentare in area madonita (provincia di Palermo) a partire dalla forma lessicale (dalla parola, dal lemma). Il principio che ha caratterizzato la realizzazione dei "video-lemmi" è stato quello di rendere più fruibile i risultati del progetto BookAlive, la cui sezione dialettologica è coordinata dal Professore Vito Matranga in collaborazione con il Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani e l'Università degli Studi di Palermo. Essi infatti saranno inseriti all'interno della piattaforma del progetto BookAlive e richiamati (con modalità touch) a partire dalla forma lessicale (dalla parola, dal lemma) inserita in un "vocabolario".
In esposizione 8 video-lemmi della durata di 5/10 minuti ciascuno effettuati nelle località madonite di Alimena, Cefalù, Polizzi Generosa, Castelbuono e San Mauro Castelverde. Gli elementi rilevati sono stati raggruppati secondo tale tipologia a) Dolci natalizi; b) Dolci di Carnevale; c) Pani e dolci pasquali; d) Dolci. Per ogni tipologia individuata si esplicitano le schede tecniche composte dalle voci LEMMA/I LOCALITÀ, DATA, DURATA, NOME/I INFORMATORI, ETÀ, LIVELLO DI ISTRUZIONE.
Nello specifico:
a) DOLCI NATALIZI
catuòbbisi (Cefalù); nucàtuli (Cefalù); cùosë chinë (Castelbuono);
I lemmi qui riportati sono stati videodocumentati nelle località di Petralia Sottana, Cefalù e Castelbuono. Si tratta di differenti tipologie di dolci rituali preparati solitamente nel periodo natalizio e ripieni di marmellate di fichi secchi e mandorle tostate, cosparsi di zucchero (cùcchia) o ricoperti di uno stato di glassa (nucàtuli).
b) DOLCI DI CARNEVALE
testê turcu (Castelbuono)
A Castelbuono a testê turcu è un dolce di Carnevale costituito da un certo numero di cialde fritte, disposte a strati in un piatto, intrise di abbondante crema di lattee e successivamente spolverate con cioccolato o cannella triturata.
c) PANI E DOLCI PASQUALI
accena (Alimena); aceḍḍu (Gangi); panareḍḍu (Gangi); fasciḍḍatu (Gangi)
In base alla struttura, i pani pasquali riscontrati attualmente nei centri madoniti si suddividono in non dolci vs. dolci. Se nei pani non dolci è sempre incastonato almeno un uovo (non colorato), quelli dolci possono presentarsi sia con uovo (non colorato) che senza uovo. In area madonita, conservano l'impasto 'salato/non dolce' (ossia quello di un vero e proprio 'pane', privo di zucchero aggiunto e di sugna) il pane pasquale chiamato dialettalmente aciddu (277 Gangi). Non mancano varianti innovative, realizzate con impasto 'dolce', come accena (273 Alimena). In pochi casi (fasciddatu di Gangi, accena di Alimena) il pane, o dolce pasquale, non presenta alcun uovo incorporato.
d) DOLCI
sfùogghiu (Polizzi Generosa); tarallo (San Mauro Castelverde)
Nell'ambito della dolceria tradizionale madonita u sfùogghiu realizzato a Polizzi Generosa presenta delle varianti a Gangi (sfùgliu). A Polizzi u sfùogghiu è un dolce a base di pasta frolla farcita con un impasto a base di formaggio fresco grattugiato, marmellata di zucca, cannella e cioccolato fondente. A Gangi u sfùgliu invece viene preparato con pasta sfoglia riempita con un impasto a base di formaggio fresco tagliato a cubetti, marmellata di zucca, cacao, vaniglia e uova.
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