L'attuale sede del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino si trova all’interno dell’ex Hotel de France, un edificio di grande interesse architettonico e storico, nel centro antico di Palermo, a pochi passi dalla monumentale piazza Marina.
In origine, nel Settecento, nacque come palazzo dei marchesi di Sant'Onofrio del Castillo. Nel 1808 divenne albergo e, dopo due gestioni che gli valsero nomi anglosassoni (Crown and Anchor Hotel e poi Prince of Wales), nel 1838 entrò nel suo periodo d'oro con l'arrivo degli imprenditori padovani Giachery, i quali vi trasferirono l'Hotel de France che gestivano sul Cassaro.
Per un secolo e mezzo - dall'inizio dell'Ottocento fino alla metà del Novecento - l'Hotel de France ospitò i più prestigiosi nomi della storia, della politica, della cultura e dell'aristocrazia internazionale. Da Joe Petrosino, il poliziotto italo-americano ucciso dalla mafia di fronte al portone dell'albergo il 12 marzo del 1909, al padre della psicoanalisi Sigmund Freud, che nelle sue stanze scrisse alcune preziose lettere; da Francesco Crispi a Edmondo De Amicis, da Nino Bixio a Maria Dustin, il soprano prediletto da Wagner.
Nel primo ventennio del Novecento Luigi Giachery scrive che l'Hotel de France aveva 115 stanze con 160 letti, una hall all'ingresso che guardava la Villa Garibaldi, una gran sala da pranzo, due sale per colazione, una per fumare, una di lettura, un grandioso giardino d'inverno e un ampio giardino d'estate.
Nel 1936, chiuso l'albergo, l'immobile fu acquistato dall'Università degli Studi di Palermo e oggi l'Hotel de France è tornato a vivere dopo un lungo e accurato restauro che ha consentito di recuperare le vecchie insegne, le scale, i soffitti affrescati, la terrazza panoramica.
Sottoposto a vincolo della Sovrintendenza dei Beni Culturali, oggi l'Hotel de France ospita al suo interno il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino che, con il suo imponente patrimonio, abita alcuni degli spazi dell'edificio tra cui il giardino d'inverno e la sala da ballo adibita a sala teatrale del Museo in un felice incontro tra l'eleganza degli affreschi in stile liberty e i patrimoni dell'umanità.
Il Museo si sviluppa su tre livelli e accoglie al suo interno numerosi spazi espositivi, un bookshop, la Biblioteca "Giuseppe Leggio", una mediateca che conserva una preziosa documentazione video, audio e fotografica, e una sala capace di ospitare una cospicua programmazione teatrale, iniziative di studio e formative
Un Museo all’avanguardia e prezioso per la Sicilia dedicato a una forma teatrale, quale l’opera dei pupi dichiarata dall’Unesco Capolavoro del patrimonio immateriale e orale dell’Umanità (2001).