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Puparo Enzo Mancuso
Aiutanti Puparo Giovanni Battista Rappa, Calogero Burrafato,Nino e Sergio Mancuso
Al pianino a cilindro Carmelo Mancuso
L’episodio racconta la disfatta dell’esercito di Carlo Magno guidato da Orlando nel passo dei Pirenei a Roncisvalle. Durante il consiglio dei paladini tenutosi a Parigi, Astolfo rimprovera Orlando per non avere ancora esaudito il suo giuramento (quello di non unirsi in letto coniugale con la moglie Alda la Bella se prima non l’avesse incoronata regina di Spagna). Orlando, allora, offeso e risentito vuole mantenere la promessa e la partenza sarebbe avvenuta subito se non fosse stato per Gano di Magonza che tranquillizzando gli animi di tutti i paladini consiglia a l’imperatore Carlo Magno di mandare un ambasciatore a re Marsilio per chiedergli di consegnare benevolmente ad Orlando la corona di Spagna.
La Compagnia Famiglia Mancuso è nata per iniziativa di Enzo Mancuso, ultimo discendente della omonima famiglia di pupari che diede inizio alla propria attività a Palermo nel 1928, aprendo un teatrino dell’Opera dei pupi nel quartiere Borgo Vecchio. Antonino Mancuso, allievo del puparo Pernice, trasferì il suo teatro in diverse zone di Palermo e in vari paesi della provincia, viaggiando a bordo di un camion trasformato in teatro. Fino a quando si ferma a Palermo in piazza don Luigi Sturzo, dove resta fino alla sua morte, nel 1988. Mancuso porta innovazioni agli spettacoli: nelle armature con elmi alla greca e romani. Agli spettacoli partecipano i figli Nino, Pino e Stefano. Suo figlio Nino all’età di 14 anni mette in scena il suo primo ciclo della storia dei paladini di Francia, in 360 serate, a Misilmeri. Collabora con il padre fino alla sua scomparsa. Nino è ancora oggi abilissimo puparo ed è considerato anche un esperto costruttore. Dei suoi figli soltanto Enzo segue le orme. Enzo nato a Palermo nel 1974, è titolare dell’attuale compagnia ed è perciò figlio e nipote d’arte. Sin da bambino è attivo come aiutante, esordisce a 13 anni come precocissimo puparo con il suo primo spettacolo “Morte di Agricane”. Restaura alcuni pupi ereditati dal nonno ed inizia la sua attività nel 1994. Con l’insegnamento del padre e dello zio si dedica alla costruzione dei pupi, usando le antiche tecniche dei vecchi maestri, mettendo in scena alcune episodi legati alla storia dei paladini di Francia. Il giovane Enzo Mancuso, oggi considerato uno dei più solidi pupari palermitani, non si è fermato all’apprendimento delle tecniche della costruzione e della manovra, ma ha approfondito lo studio di vecchi “canovacci” e perfezionato la tecnica recitativa.