XLIX Festival di Morgana
Venerdì 22 novembre ORE 20.30
Astolfo sulla luna
Compagnia Opera dei pupi Famiglia Puglisi
Teatro comunale dell'Opera dei pupi - SORTINO (SR)
Orlando è sulle tracce di Angelica, perché ne è perdutamente innamorato. Si ritrova in un bosco dove Angelica e Medoro, un soldato pagano, hanno vissuto un mese. Gravemente malato, l’uomo è stato assistito dalla fanciulla, che ne ne è innamorata e gli si è concessa. Orlando capisce da molte scritte sugli alberi e sulle pietre che Angelica è stata di un altro e comincia a vaneggiare fino a perdere completamente il senno. Quindi si dirige verso l’Africa distruggendo tutto ciò che trova lungo il cammino.
Intanto Astolfo, dopo aver liberato il sultano Senapo dalle terribili Arpie, cerca altre avventure in sella a Ippogrifo, il cavallo alato. Questi lo conduce in Paradiso, dove incontra San Giovanni che gli racconta come Orlando abbia perso il senno. Astolfo va quindi sulla luna per recuperarlo.
I paladini nel frattempo tengono sotto assedio Biserta, ma non riescono a espugnarla perché difesa dal terribile Agramante. Astolfo, di ritorno dalla luna, si unisce ai paladini e aspetta che arrivi Orlando, così come gli aveva predetto San Giovanni. Finalmente, il paladino riacquista il senno. Inizia, quindi, la battaglia finale, ma le parti si equivalgono e si decide di risolvere tutto in un duello tra i più valorosi condottieri, e scendono in campo Orlando, affiancato dal suo fedele amico Brandimarte, contro Agramante e Gradasso. Brandimarte si distrae perché vede Orlando in difficoltà e viene colpito a morte, allora Orlando pieno di rabbia uccide i due saraceni e si precipita in soccorso del suo amico, che muore tra le sue braccia. Orlando fa costruire un meraviglioso sepolcro in ricordo di Brandimarte.
Antica compagnia Opera dei pupi Famiglia Puglisi
Attiva da cinque generazioni, rappresenta una di quelle realtà che ha contribuito all'espansione dell'opra in Sicilia. Il personaggio più famoso della famiglia è sicuramente Don Ignazio Puglisi, che riusciva a prestare la voce a tutti i personaggi in scena senza che il pubblico potesse capire che provenisse da una sola persona. Dopo qualche anno dalla morte di Don Ignazio, il nipote, Ignazio Manlio, riprende l'attività ereditata dal nonno. Oggi la Compagnia ripropone l'antica gloria del teatro utilizzando fedelissime copie di pupi del tempo alti fino a 130 cm e pesanti oltre 30 kg.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
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