Da un paio di decenni ormai molte ricerche sulla produzione artistica nel Medioevo si concentrano sulle qualità performative, agentive e antropologiche dell'immagine. Sulla scia dei Visual Studies e alla ricerca di nuovi sistemi per classificare l'immagine e il suo significato, storici, storici dell'arte e antropologi come Jean-Claude Schmitt, Hans Belting, Jérôme Baschet, Bissera Pentcheva, Jean-Marie Sansterre hanno tracciato percorsi metodologici per aprire nuove vie per la comprensione di un periodo storico complesso, che si sottrae costantemente alla definizione dei suoi limiti. Il congresso L'Immagine bustrofedica. Culture visuali del Medioevo ha come obiettivo indagare l'immagine come scrittura viva, come forma di un percorso multidirezionale e, allo stesso tempo, vuole mettere in evidenza i sinuosi itinerari di andata e ritorno che l'immagine medievale segna nei secoli successivi, marcando una continuità che arriva fino ad oggi. Il congresso riunisce un nutrito gruppo di studiosi con l'intenzione di dibattere lo stato dell'arte e presentare nuove ricerche e riflessioni sul ruolo attivo dell'immagine nella società medievale e sulla sua ostinata e duratura sopravvivenza nel tempo.
Per maggiori dettagli: https://www.museodellemarionette.it/news/news-museo/2537-convegno-internazionale-l-immagine-bustrofedica-culture-visuali-nel-medioevo-mediterraneo
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