CIRCUITO TEATRALE MUSEO PASQUALINO

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Serradifalco - JPG

Giovedì 14 novembre 2019_ore 20.45

La canzone di Orlando
Martirio e vendetta dei cristiani a Roncisvalle
di e con Giovanni Calcagno
una nuova produzione del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
 
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Teatro Antonio De Curtis
SERRADIFALCO (Cl)
 
Segna una nuova tappa il ciclo di spettacoli in circuitazione organizzati dall'Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari - Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino che tra settembre e dicembre 2019 coinvolgerà 11 comuni inserendosi in un progetto di distribuzione e circuitazione che trova il suo centro nella nozione di oralità. In scena una nuova produzione del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino: La Canzone di Orlando. Martirio e vendetta dei cristiani a Roncisvalle di e con Giovanni Calcagno, realizzata in collaborazione con l' Associazione culturale La casa dei santi.
Ad ospitare lo spettacolo giovedì 14 novembre alle 20.45 sarà il Teatro Antonio De Curtis (via Cavalieri di Vittorio Veneto) a Serradifalco.
 
Lo spettacolo 
Lo spettacolo trae ispirazione da uno dei momenti più rappresentativi e forse rappresentati della Chanson de Roland e che crea un ponte tra quella oralità su cui si fonda il progetto dell'Associazione, i racconti di tradizione orale diffusi nel Meridione d'Italia da rinaldi e contastorie e una delle pratiche teatrali tradizionali siciliane più rappresentative a livello locale ed internazionale, l'opera dei pupi, dichiarata nel 2001 dall'Unesco "Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell'umanità. 
Nella Chanson de Roland (in italiano La Canzone di Orlando), e cioè nella storia del tradimento di Gano di Magonza a Carlo, re dei Franchi, del conseguente massacro sui Pirenei, a Roncisvalle, della retroguardia del suo esercito cristiano capitanata dal conte Orlando, e della vendetta tremenda nei confronti dei Mori musulmani e dei traditori, tanti temi sono attuali e urgenti. Prima ancora dell'ingresso dell'Amore nelle gesta di questi guerrieri medievali (ingresso che darà vita ai poemi più famosi dell'Ariosto e del Tasso), queste vicende, legate soprattutto alla guerra, al fanatismo religioso (sia dei cristiani che dei musulmani), alle ragioni della politica e della conquista, ci confermano ancora una volta che la storia è sempre scritta dai vincitori. Ma accanto a tutto questo, nella Canzone di Orlando, risuona potente la voce di un guerriero, che attraverso la sua tragica esperienza in battaglia, celebra per noi il suo incontro con la morte, in cui splendono meravigliose la sua grandezza eroica e la sua sensibilità umana.
La Canzone di Orlando è un racconto per voce e tammorra di un'ora circa in cui Giovanni Calcagno utilizza le tecniche delle narrazioni tradizionali siciliane a braccio insieme con la dizione di alcuni testi in endecasillabi in italiano e di alcuni brani in francese antico tratti da questo fondamentale testo della letteratura occidentale, oggi tremendamente attuale.
 
Giovanni Calcagno (Paternò, 22 ottobre 1971) è un attore, regista teatrale e cantastorie. Vincitore di un Ciak d’Oro. Proveniente dalla tradizione dei narratori siciliani inizia a studiare recitazione al Centro di ricerca teatrale Molo 2 di Catania diretto da Gioacchino Palumbo nel 1996, per poi passare dalla Scuola internazionale di cinema e teatro di Ischia di Mario Martone, regista che segnerà la sua carriera teatrale, inserendolo nel coro dell’Edipo a Colono (2004) e in Serata a Colono (2012) e portandolo al Teatro Stabile di Torino per Morte di Danton (2016). In campo teatrale istituisce il centro di ricerca Casa-Teatro del cantastorie nella nativa Paternò dopo aver fondato la compagnia teatrale Baternù. Dopo aver diretto alcuni suoi lavori, ha riscritto in dialetto siciliano Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry. Approda al cinema con Buongiorno, notte (2003) di Marco Bellocchio e nel 2009 Giulio Manfredonia lo dirige in Si può fare, dove ottiene il Ciak d’Oro assieme all’intero cast del film. Nel 2012 partecipa a La città ideale, un progetto di Luigi Lo Cascio, ed è con lui anche nella sua trasposizione teatrale dell’Otello di William Shakespeare, al fianco di Vincenzo Pirrotta con cui costruisce negli anni un sodalizio artistico che travalica i confini della Sicilia con diverse opere teatrali interpretate assieme. Nel 2007 i Manetti Bros. lo contrappongono a Francesco Arca come antagonista nella settima stagione della serie televisiva Rex, dove recita in tre episodi per poi chiudere il suo ciclo la stagione successiva. Con i registi romani lavora anche nell’ultima stagione di L’Ispettore Coliandro - Il ritorno. Nel 2011 è protagonista assieme ad Alessio Boni e Vanessa Incontrada della miniserie I cerchi nell’acqua di Umberto Marino, andata in onda su Canale 5. Assieme alla regista veneta Alessandra Pescetta fonda La Casa dei santi, interpretando e producendo La città senza notte, poi selezionato per il Taormina Film Fest del 2015.
 
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