Questo volume raccoglie alcune delle relazioni tenute per il Seminario permanente Etnografie del contemporaneo, ideato e coordinato da Rosario Perricone. Il Seminario permanente è stato istituito in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e ha coinvolto giovani studiosi siciliani, con lo scopo di offrire un’occasione di confronto e approfondimento multidisplinare sulle più recenti ricerche nell’ambito dell’etnografia contemporanea in Sicilia. I saggi raccolti in questo volume, sono divisi in quattro sezioni. Nella sezione Etnografie del lavoro si presentano le ricerche sui pastori siciliani (Sebastiano Mannia), gli operai della Fiat di Termini Imerese (Tommaso India) e le lavoratrici e i lavoratori agricoli siciliani del sud-est (Giuliana Sanò). In Etnografie delle migrazioni si cerca di mettere in luce le implicazioni più evidenti delle politiche migratorie italiane ed europee sulle dinamiche occupazionali dei migranti nell’isola siciliana: Antonella Elisa Castronovo indaga sul C.A.R.A. di Mineo, Eugenio Giorgianni e Daria Settineri sulla negoziazione e il cortocircuito urbano innescatosi nei quartieri ZEN e Ballarò di Palermo e Elisabetta Di Giovanni sulla comunità Rom siciliana. In Etnografie dei disastri Pietro Saitta scrive su come ordine urbano e subalternità siano ancora oggi determinati dal terremoto di Messina, Irene Falconieri affronta il tema dell’alluvione del 2009 in Provincia di Messina facendoci capire come questo “disastro naturale” sia stato vettore di cambiamento sociale. In Etnografie religiose Antonino Frenda descrive il culto di San Calogero in Sicilia, Igor Spanò indaga le origini vediche della tīrthayātrā praticata al santuario di Santa Rosalia a Palermo, Maria Rizzuto analizza le “liturgie musicali” delle Chiese d’Oriente presenti in Sicilia e Giuseppe Giordano indaga le tradizioni musicali siciliane “in rete”. I saggi raccolti in questo volume si focalizzano sulle recenti trasformazioni della società su scala globale partendo da alcuni case study locali. La località è un prodotto storico e le storie attraverso cui le località emergono sono alla fine soggette alle dinamiche del globale.
Rosario Perricone
è professore all’Accademia di Belle arti di Palermo (dove insegna Antropologia culturale e Museografia), presidente dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, direttore del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e della Fondazione Ignazio Buttitta. Tra le sue pubblicazioni: Il volto del tempo. La ritrattistica nella cultura popolare (1999); I ricordi figurati: foto di famiglia in Sicilia (2005); Le vie dei santi. Immagini di festa in Sicilia (2010); Death and Rebirth: Images of Death in Sicily (2016).
_____________________________________________