Giovedì 8 novembre, ore 21.00
Teatro Biondo Palermo / Sala Strehler
SU-A
(ovvero, Sull’Attore)
mutevole azione teatrale in quattro posizioni
da Wedekind, Ionesco, Shakespeare, Kane e Valentin
di e con Marìka Pugliatti
produzione LEMOSCHE,
in collaborazione con il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
suono Manfredi Clemente
scene Giuliana Di Gregorio e Philippe Berson
Giovedì 8 novembre alle ore 21.00 nell'ambito della collaborazione del Museo delle marionette con la IV edizione del Festival Teatro Bastardo, presso la Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo andrà in scena lo spettacolo SU-A di e con Marìka Pugliatti.
«Avanti, avanti, avanti, signori!
E voi, gaie signore, entrate nel serraglio!
Vi potrete ammirar, con freddo orrore o con ardente voluttà,
la Bestia senz’anima che il nostro genio doma»
Con queste parole un’attrice “marionetta”, una donna lavoratrice, provocatoriamente una Bestia, per l’appunto, introduce lo spettacolo; mostrando tutto di sé e della sua vita personale e lavorativa. Tutto il suo carattere ferocemente bestiale, che non lascia spazio ad altro, se non a un unico intento, un’ossessione: il lavoro.Lavorare per poter sopravvivere: questa, per la Bestia, è l’unica vera necessità. Nient’altro esiste; nessun desiderio, nessuna ormai antica ambizione, nessuna dignità. Un diario solitario e intimo, SU-A, che vede l’attrice/lavoratrice/marionetta/Bestia, addomesticata soltanto alle proprie necessità, esibirsi in quattro posizioni: Sulla sedia, Al muro, Sul tavolo e Al buio. Ammicca, sculetta, sciorina un vecchio repertorio che lascia trasparire una velata emozione. Per andare avanti è costretta a una completa autonomia, alla solitudine; mostra denti e unghie, lotta per sopravvivere, vendendosi in un frenetico atto di autopromozione. E dimenticandosi dei suoi poteri: libertà e creatività. «Una riflessione personale – dice Marìka Pugliatti –, quasi autobiografica, sul lavoro dell’attore, sulla sua precarietà e sulla sua solitudine, che in questa nuova versione di SU-A, assume toni ancora più cinici e crudi».
Marika Pugliatti nata a Messina, ha frequentato la scuola Teatès di Michele Perriera e debutta nel ruolo di Ofelia nell’Amleto di Carlo Cecchi al Teatro Garibaldi. Ha collaborato con Elena Bucci, Marco Sgrosso, Enzo Vetrano e Stefano Randisi, e altri importanti esponenti del teatro nazionale (Marcello Sambati, Alfonso Santagata, Ninni Bruschetta, Antonia Truppo, Carlo Cecchi). Dopo aver realizzato due suoi lavori teatrali – 100calls e SU-A – inizia a collaborare attivamente come performer con il gruppo di artisti LEMOSCHE. Dal 2015 al 2017 interpreta il ruolo di Clitemnestra nell’Orestea (una tragedia organica?) di Romeo Castellucci. Nel 2018 partecipa agli spettacoli Storia di Bambole, Repentite e Sante e Giullari di Dio di Mimmo Cuticchio.
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