SICILIAN PUPPETS SERIES
Rassegna teatrale di Opera dei pupi siciliani
5 febbraio > 31 ottobre 2021
Acireale (CT), Alcamo (TP), Messina, Palermo, Sortino (SR)
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Compagnia Famiglia Mancuso
Via Collegio di Santa Maria, 17
A Parigi le battaglie continuano. Carlotto fugge verso la campagna e incontra un giovane pastore al quale nasconde la sua identità. Indossa i suoi vestiti e si nasconde nel convento di sant’Omero. Frattanto, i vecchi baroni fedeli al re Pipino, Morando di Riviera e Bernardo di Chiaramonte, tentano invano di difendere Parigi dall’assedio dei Magonzesi. In tanti muoiono in battaglia finché, a causa dell'inferiorità numerica del suo esercito, Morando di Riviera si arrende e abbandona Parigi, promettendo un giorno di vendicare la morte del suo re. Si mette dunque in cerca di Carlotto e trova il principino nel convento. Entrambi condannati a morte, i due si mettono in viaggio. Morando di Riviera si fa chiamare l’Aragonese; Carlotto invece Mainetto. Giunti nella città di Saragozza, vengono accolti alla corte del re di Spagna come suoi servitori re di Spagna. Tra Mainetto-Carlotto e la figlia del re di Spagna Galerana nasce l’amore. Nel frattempo, il re bandisce una giostra: il vincitore sposerà la giovane principessa.
Compagnia Famiglia Mancuso. La compagnia è nata su iniziativa di Enzo Mancuso, ultimo discendente dell’omonima famiglia di pupari che diede inizio alla propria attività a Palermo nel 1928, quando il cavaliere Antonino Mancuso, aprì il suo primo teatro dell'Opera dei pupi. Maestri del cavaliere Antonino furono il puparo Giovanni Pernice e il figlio Nino, che avevano un teatro nel quartiere del Borgo Vecchio, dove egli iniziò a fare l’aiutante all’età di dieci anni. Dopo il servizio militare e il successivo matrimonio, il cavaliere acquistò un mestiere completo e da allora si esibì non soltanto a Palermo, ma anche in vari paesi della provincia. A metà del secolo scorso, negli anni della crisi dell’Opera dei pupi, Antonino allestì un teatro itinerante sopra un camion per rappresentare gli spettacoli nei quartieri cittadini e nei paesi. Creò anche un armadio-teatro dove animava dei pupi più piccoli per esibirsi nelle case private. Le sedi più importanti dell’Opera dei pupi di Antonino Mancuso furono nel quartiere palermitano del Borgo Vecchio. Mancuso apportò alcune innovazioni alle armature, con elmi “alla greca” e “alla romana”. Alla realizzazione degli spettacoli partecipavano i figli Nino (papà di Enzo), Pino e Stefano. Enzo è nato a Palermo nel 1974 ed è oggi l'anima dell'attuale compagnia. Non si è fermato all'apprendimento delle tecniche della costruzione e della manovra, ma ha approfondito lo studio di antichi canovacci e perfezionato la tecnica recitativa grazie alla collaborazione con il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino che gli ha permesso di ampliare il repertorio attraverso la programmazione di cicli di spettacoli annuali ai quali partecipava attivamente il padre Nino fino agli ultimi anni della sua vita. Nel 2003 apre il suo teatro nello storico quartiere del Borgo Vecchio dove effettua spettacoli regolari per tutto l’anno. Oltre ad essere un abilissimo costruttore di pupi e oprante, Enzo ha rivelato nel tempo una particolare capacità nell’arte del cunto.
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