Abstract
La Gioconda è un “esperimento di pensiero” per indagare valori e valenze dell'eredità culturale, per riflettere sul suo carattere “proliferante” e indagarne le sfaccettature fra dimensioni pubblica e privata e fra immanenza e trascendenza. Nella sua trasformazione storica e narrativa, da testo artistico a mito universale, la Monna Lisa – originale, riproduzioni e artificazioni – è diventata infatti espressione di almeno quattro sensi della proprietà e sentimenti di appartenenza: legale, paterna, identitaria e simbolica. Il modo oscillante in cui ciascuno di questi sensi si è dispiegato nel tempo è segno che l'ereditare, almeno nella cultura, sfugge alla detenzione possessiva e trova ragion d'essere, con acquisti e perdite, nella diatesi transitiva e partecipativa del tramandare.
________________________
Tiziana Migliore
Docente di Semiotica - Università degli Studi di Urbino
Tiziana Migliore è professoressa associata di Semiotica all’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e segretario scientifico del Centro Internazionale di Scienze Semiotiche “Umberto Eco” che vi ha sede. Vicepresidente dell’Associazione Internazionale di Semiotica Visiva (AISV-IAVS), ha pubblicato le monografie Miroglifici (2011), Biennale di Venezia (2012), I sensi del visibile (2018), molti volumi collettanei e più di ottanta articoli scientifici italiani e internazionali (inglese, francese, spagnolo, russo, lituano).
Contatto Email: tiziana.migliore@uniurb.it
________________________
Per tornare al programma completo: https://bit.ly/3LpffgU