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Presentazione del volume

Una è la forma, molti sono i nomi.

Scenari del sacro femminile tra la Sicilia e Creta

 

9 settembre alle ore 10.00 - Hotel Villa Aricia (Ariccia)

Festival di Antropologia e Storia delle Religioni “Nella Terra di Diana”

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In occasione della quinta edizione del Festival di Antropologia e Storia delle Religioni “Nella Terra di Diana” (Ariccia, 7-10 settembre 2023) verrà presentato giorno 9 settembre alle ore 10.00 presso la Sala conferenze dell’Hotel Villa Aricia (https://www.hotelvillaricia.com/posizione) il volume Una è la forma, molti sono i nomi. Scenari del sacro femminile tra la Sicilia e Creta di Ignazio E. Buttitta, edito Edizioni Museo Pasqualino, Palermo 2022. Durante la presentazione interverranno Ignazio Buttitta (Università degli Studi di Palermo) e Emanuele Lelli (Associazione Italiana di Cultura Classica – Delegazione “Antico e Moderno”).

ABSTRACT

Nei culti rivolti alle Madonne e alle Sante in Sicilia e a Creta, in particolare in quelli caratterizzati dall’ostensione e dalla manipolazione di fronde vegetali, dall’uso di acque salutifere, dal riutilizzo di antichi spazi cultuali (grotte, cime montuose, boschi), sembra continuino a reiterarsi modelli mitici e simboli rituali propri di un antico pattern del sacro femminile che, di volta in volta, disarticolato e rimodulato, si rivela tutt’altro che inattuale e che anzi continua a conferire senso alle molteplici e rinnovate istanze dell’esperienza religiosa contemporanea. Che si voglia ammettere ovvero respingere l’ipotesi di una relazione storica delle espressioni del sacro femminile e delle relative forme cultuali antiche con quelle popolari contemporanee (di dee e ninfe con sante e Madonne), che si voglia accogliere o meno l’idea stessa di una preminenza delle divinità femminili nell’universo magico-religioso preistorico e protostorico delle culture mediterranee, resta il fatto, incontestabile, che una molteplicità di riti, di credenze, di culti documentati nel folklore euro-mediterraneo non sono in alcun modo riconducibili a orizzonti ebreo-cristiani né possono essere considerati, se non altro in ragione della loro diffusione, neo-formazioni popolari o invenzioni moderne e contemporanee. È necessario, pertanto, sia per le discipline folkloriche sia per quelle storico-religiose, tornare a riflettere criticamente sulle relazioni tra le diverse divinità del Mediterraneo antico, a loro volta riconducibili al motivo mitico-rituale della Grande Madre, e le diverse declinazioni locali del sacro femminile cattolico.

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Ignazio E. Buttitta è professore ordinario di discipline demo-etno-antropologiche presso l’Università degli Studi di Palermo. Si occupa dello studio dei fenomeni di religiosità popolare con particolare attenzione all’analisi storico-comparativa dei calendari cerimoniali e del simbolismo rituale. Ha condotto numerose ricerche sul campo in Sicilia, in Sardegna, in Corsica, a Creta. Tra le sue monografie: Il fuoco. Simbolismo e pratiche rituali (2002); I morti e il grano. Tempi del lavoro e ritmi della festa (2006); Verità e menzogna dei simboli (2008); Continuità delle forme e mutamento dei sensi. Ricerche e analisi sul simbolismo festivo (2013); La danza di Ares. Forme e funzioni delle danze armate (2014); I cibi della festa in Sicilia (2020).

Per maggiori informazioni e acquistare il volume visita: https://www.edizionimuseopasqualino.it/product/una-e-la-forma-molti-sono-i-nomi/

IN ALLEGATO IL PROGRAMMA COMPLETO DEL FESTIVAL “NELLA TERRA DI DIANA”

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