Sabato 30 luglio 2016_ore 19.30
INCONTRO
Movimenti dell'anima. Video-Ritratti di Matilde Gagliardo.
Ritratti a confronto tra arte e cinema
di Roberto Andò, Tomaso Montanari e Sergio Troisi
Museo Mandralisca di Cefalù
Sabato 30 luglio alle 19.30 il Museo Mandralisca di Cefalù ospiterà l'incontro Movimenti dell'anima. Video-Ritratti di Matilde Gagliardo. Ritratti a confronto tra arte e cinema, in cui interverranno Roberto Andò, Tomaso Montanari e Sergio Troisi. Interverrà Antonio Purpur, Presidente della Fondazione culturale Mandralisca. L'incontro è organizzato in collaborazione con il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.
<<I ritratti di Matilde Gagliardo sembrano dei quadri che si muovono. […] il dialogo serrato con l’altissima tradizione del ritratto rinascimentale e barocco sembra il vero sostrato delle sue opere: che si spingono fino a rendere concrete le estensioni temporali - chiamiamole così - che uno spettatore di oggi più o meno consciamente “presta” agli antichi ritratti che ammira nei musei - ma senza eccedere, senza trasformarli in film o in mute interviste televisive. […] Leonardo insegnò a tutti che ritrarre credibilmente gli impercettibili movimenti del corpo era la via maestra per catturare e dipingere anche i movimenti dell’anima, e iniziò una stagione artistica che, almeno da questo punto di vista, è ancora la nostra. È questa l’eterna sfida a cui rispondono anche i videoritratti di Matilde Gagliardo, che ormai sono centodieci, e che lungo dieci anni hanno rappresentato persone note (da Giuseppe Tornatore ad Alessio Boni, da Daniel Buren a Stefano Bollani), ma anche artisti di strada, studenti, estetiste, giornalisti, grafici... Immaginate cosa sarebbe camminare in un lungo corridoio, dove a destra e a sinistra, ci fossero cento quadri con cento persone in posa, ma vive e in movimento: una specie di Corridoio Vasariano 2.0>> (Tomaso Montanari, La Repubblica).
LA MOSTRA
La mostra Movimenti dell'anima. Video-Ritratti di Matilde Gagliardo, realizzata nel piano nobile del Palazzo Mandralisca, espone video-ritratti realizzati da Matilde Gagliardo in un allestimento che li pone in dialogo con la collezione dei ritratti della pinacoteca del Museo Mandralisca. Il ritratto d'uomo di Antonello da Messina è affiancato, come altre opere, ai video-ritratti dell'artista siculo-fiorentina Matilde Gagliardo. Si crea così un forte contratso tra la staticità dei dipinti e il non movimento dei video-ritratti contemporanei.
Scrittori in silenzio che guardandoci parlano; scrittori senza parole che pensando narrano; scrittori immobili in una staticità performa- tiva. I video ritratti di Matilde Gagliardo ci riportano alla purezza del visibile, a un silenzio che parla, ci conducono alla complessa relazione tra parola e immagine che da molti secoli è al centro della riflessione filosofica. Una riflessione sulle strutture estetiche del cinema, dove la pura istanza di rappresentazione viene oltre- passata a vantaggio dell’immagine, come momento di totalizzazione semantica. La “forma-immagine” permette di andare oltre la “sostanza conoscitiva” della rappresentazione, consentendo di accedere alla “realtà pura” dell’anima. E se l’immagine in movimen- to non è altro che un approdo instabile di una dinamica di forze, il passaggio da un video ritratto ad un’altro avviene solamente quan- do si captano nuove forze o nuove variazioni dello stesso. L'artista e l’opera devono essere intesi come elementi puntiformi diffusi nel tempo e nello spazio. Come ci ha insegnato Borges: «Il problema del tempo implica quello dell’ego, perché, dopo tutto, cos’è l’ego? L’ego è il passato, il presente e anche l’anticipazione del tempo cheverrà, il futuro». L'ego artistico, degli scrittori e degli altri perso- naggi ritratti, esplicitandosi staticamente ricostruisce le differenti poetiche che, inserendosi in una rete che lega ogni cosa, danno luogo a una moltiplicazione infinita dello spazio-tempo. Così nei video ritratti di Matilde Gagliardo il mondo dilatandosi diventa inafferrabile e la conoscenza può arrivare solo attraverso la cono- scenza di questa inaccessibilità.