Ciclo di Seminari Etnografie del contemporaneo stringa

Webinar
Seminario permanente
Etnografie del contemporaneo
Donne, corpi, territori

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Palermo, 9 aprile/ 28  maggio 2021_ore 17     
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino

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Venerdì 9 Aprile _ore 17
Anna Curcio
Donne e capitale: l'ipotesi del femminismo marxista della rottura

 

 

 

L'ipotesi di un femminismo marxista «della rottura» fa riferimento all'incontro proficuo e critico tra marxismo e femminismo radicale, aperto dalla pubblicazione, nel 1972, di Potere femminile e sovversione sociale di Mariarosa Dalla Costa (in dialogo con Selma James). Un femminismo «militante» e transnazionale, mosso dall'urgenza di un'analisi teorica per l'intervento politico, che ha calato la critica femminista nei rapporti sociali di produzione e riproduzione, e rotto con la tradizione teorica marxista e il femminismo emancipazionista di sinistra. Non è una «scuola» ma un metodo che ha portato in primo piano il valore produttivo della riproduzione (ignorato dal marxismo, prospettive femministe comprese) e l'antagonismo di classe delle donne naturalizzate al lavoro riproduttivo (largamente misconosciuto dai movimenti rivoluzionari del tempo). La lezione ne ripercorre gli sviluppi, tra loro eterogenei e finanche divergenti, a partire dalla campagna internazionale Wage For Housework, passando per la critica al lavoro domestico di Alisa del Re, le riflessioni sull'accumulazione originaria di Silvia Federici e Leopoldina Fortunati, fino ad alcune analisi più recenti che da quella medesima prospettiva hanno guardato alle trasformazione del lavoro produttivo e riproduttivo nella cosiddetta transizione postfordista e nella crisi. Si proverà, infine, a produrre alcune considerazioni circa l'attualità di queste analisi. Al netto delle profonde trasformazioni che interessano oggi la sfera riproduttiva e il lavoro delle donne, infatti, l'ipotesi teorico-politica del femminismo marxista «della rottura» continua ad offrire utili chiavi interpretative, a patto però di saperla portare oltre se stessa, proprio come le compagne fecero allora con Marx.

 

Anna Curcio saggista e traduttrice militante, studia i conflitti e le trasformazioni del lavoro nel rapporto con la razza e il genere. Ha curato la traduzione italiana dei saggi di Silvia Federici, Il punto zero della riproduzione (2014 e 2020), Reincantare il mondo (2018) e Genere e Capitale (2020). Di recente ha pubblicato Introduzione ai femminismi (2019) e Black fire (2020). Fa parte del comitato editoriale di «Machina» (DeriveApprodi) e ne cura la sezione Vortex.

 

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Info: 091.328060
 
 
 
 
 
 
I PROSSIMI APPUNTAMENTI 
 
 
Venerdì 16 Aprile _ore 17
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Genere e capitale: per una lettura femminista di Marx
 
Venerdì 23 Aprile _ore 17
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Subalternità, vulnerabilità, resistenza: note su Spivak e Butler
 
Venerdì 30 Aprile _ore 17
Serena Olcuire e Federica Castelli
Ripensare la città tra autodeterminazione, desiderio e alleanze femministe
 
Venerdì 7 Maggio _ore 17
Isabella Pinto e Federica Timeto
Il femminismo è multispecie
 
Venerdì 14 Maggio _ore 17
Marie Moise
Donne, razza e classse: alle radici dell'intersezionalità
 
Venerdì 21 Maggio _ore 17
Maggio Rachele Borghi
Esercizi di decolonialità di una femminista bianca
 
Venerdì 28 Maggio _ore 17
Elvira Vannini e Eliana Como
Il femminismo nell'arte contemporanea:
immaginari contro-egemonici al tempo del capitalismo patriarcale
 
 

 

 

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