Contenere l'incontenibile.
Incontenibile: superiore a qualsiasi tentativo di arginamento o di controllo. L'opera di Ettore Guatelli, il suo museo, è stata realizzata nel tentativo insistente di raccogliere e raccontare la vita. Il pieno di oggetti, raccolti da Ettore Guatelli e fissati sulle pareti, sul soffitto, sulle porte e in ogni spazio e superficie disponibili, è stato composto (ed oggi è sotto i nostri occhi) per celebrare, dar dignità e quindi narrare, il tempo della vita quotidiana, reso denso da ogni vicenda umana. Nel Museo Ettore Guatelli gli oggetti non sono i protagonisti, sono in scena per sottrarsi, perchè partecipano ad una museografia dove la superficie degli oggetti "è tesa come la tenda di un circo" (A. Zagajewski - Dalla vita degli oggetti) e quindi, come sotto tale tenda, hanno valore e importanza solo se bandoli di racconti. Il Museo Ettore Guatelli si presenta come l'esperimento realizzato, del contenere ciò che è incontenibile, perché non arginabile e controllabile dalla pratica museale: la vita e le sue manifestazioni.
Mario Turci. Antropologo e Architetto. Direttore del Museo degli Usi e Costumi della Gente di Romagna (Santarcangelo di Romagna) dal 1980 al 2018 e attualmente direttore del Museo Ettore Guatelli (Ozzano Taro - Parma); docente di "Scenografia e allestimento museale" presso la scuola di specializzazione in beni DEA Università degli Studi di Perugia. Direttore del LAECM (Laboratorio permanente di Etnografia della Cultura Materiale – Università di Perugia) svolge ricerche e attività nell'ambito dell' Antropologia della cultura materiale, della Museologia-museografia e della expografia etnogrtafica. Museografo nei campi dell'organizzazione gestionale e dell'allestimento del museo, è stato membro della giunta esecutiva di ICOM Italia ed è attualmente vice presidente di Simbdea (Società italiana per la museografia e i beni demo etno antropologici).