Lunedì 11 aprile 2016_ore 17.00
Seminario
Antispazi contemporanei: il mercato di Ballarò a Palermo
di Eugenio Giorgianni
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Prosegue il seminario permanente Etnografie del contemporaneo, coordinato da Rosario Perricone e organizzato dall'Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta. Lunedì 11 aprile alle 17.00 Eugenio Giorgianni terrà l'ottavo incontro dal titolo Antispazi contemporanei: il mercato di Ballarò a Palermo.
L’intervento presenta lo spazio di meticciato culturale del quartiere e mercato di Ballarò nell’assetto della città di Palermo, con particolare attenzione ad alcuni esempi di produzione musicale migrante. Le politiche urbanistiche dal dopoguerra ad oggi hanno determinato a Palermo delle zone d’ombra in cui il controllo del territorio dipende da una rete di equilibri più complessa rispetto all’esercizio del potere delle istituzioni ufficiali. Tra queste, Ballarò si contraddistingue per la forte presenza culturale ed economica migrante, che riempie gli spazi abbandonati dallo sfollamento del centro storico verso le periferie di edilizia popolare. Data la massiccia presenza a Palermo di migranti non regolamentari, la sostanziale deregolamentazione del territorio di Ballarò favorisce il convergere delle attività culturali ed economiche migranti, trasformando il quartiere in un centro di attrazione per le comunità straniere presenti in città, anche se residenti in altri quartieri. Il paesaggio urbano di Ballarò contiene gli elementi corrispondenti a tutte le componenti sociali: le rovine urbane coesistono accanto ai restauri della gentrification, le associazioni di volontariato sociale convivono con le attività informali e illegali. La popolazione locale condivide con i migranti un’esistenza marginale rispetto alla città, integrando i nuovi arrivati nel tessuto produttivo socioeconomico, tra violenti conflitti e necessità di collaborazione. La relativa libertà di autoregolamentazione dal basso permette alla creatività migrante di esprimersi in forme autonome, su base comunitaria o per iniziative personali. L’intervento propone dei casi studio, dalle jam sessions di percussionisti ivoriani in Piazza Casa Professa, alla carriera musicale del rapper ghanese Muphasah, rilevando la forza centripeta di tali momenti creativi, e la loro capacità di integrare musicisti amatoriali locali o di altre comunità. La musica di Ballarò viene letta come momento di transculturazione, dalla cui produzione testuale si possono intravedere le dinamiche culturali in corso.
Eugenio Giorgianni, studente al primo anno di PhD in Musica alla Royal Holloway, University of London, è laureato in Visual Anthropology presso The University of Manchester e in Antropologia Culturale ed Etnologia presso l’Università degli Studi di Palermo. I suoi principali interessi di studio sono l’etnomusicologia delle migrazioni, l’antropologia dello spazio, la geografia urbana. Ha condotto ricerca sul campo nei quartieri palermitani Ballarò e ZEN, a Goma nella Repubblica Democratica del Congo, a Manchester e Londra in Inghilterra, a Melilla e Granada in Spagna.
Il seminario permanente Etnografie del contemporaneo è coordinato da Rosario Perricone e organizzato dall'Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta. L’iniziativa è patrocinata dall'Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Culture e Società, dall'Accademia di Belle Arti di Palermo e da SIMBDEA e organizzata con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Siciliana - Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana.
Il seminario prevede 14 incontri che si terranno al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino dal 15 febbraio al 30 maggio 2016.
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