Lunedì 18 aprile 2016_ore 17.00
Seminario
Riti religiosi e trasformazioni territoriali:
il caso di Santa Rosalia a Palermo
di Rossana M. Salerno
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Prosegue il seminario permanente Etnografie del contemporaneo, coordinato da Rosario Perricone e organizzato dall'Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta. Lunedì 18 aprile alle 17.00 Rossana M. Salerno terrà il nono incontro dal titolo Riti religiosi e trasformazioni territoriali: il caso di Santa Rosalia palermo.
Il rapporto dinamico che esiste tra un rito religioso e il territorio che lo ospita è interpretato e analizzato dall’antropologia religiosa come una forma di protezione, offerta da parte del sacro sul luogo nel quale risiede (Demarchi, Abbruzzese, 1995). Secondo questa chiave di lettura, il transito nel territorio di ciò che è reputato sacro o addirittura la sua stessa presenza stabilmente consolidata nella forma del santuario, allontana il male ed è reputato svolgere una funzione di protezione tendenzialmente stabile. All’interno di una tale dinamica il rito che realizza concretamente il transito del sacro, cioè la processione delle reliquie, pone le basi per un’analisi delle due variabili specifiche che sono, di fatto, implicate: da una parte il rito e dall’altra il territorio.
Oggetto principale della presente analisi è quindi quello di determinare un tale percorso d’interazione dove il territorio, attraverso le sue svariate componenti culturali (laiche e religiose al tempo stesso), condiziona il rito religioso e pone vincoli alle stesse funzioni di protezione, mentre, dall’altro lato il rito pone i suoi vincoli alle trasformazioni culturali che si realizzano nel tessuto sociale. La festa di Santa Rosalia a Palermo si segnala da anni per le dimensioni quantitative e qualitative, le risorse investite, le professionalità coinvolte e l’intensità della partecipazione. Ad un’analisi della documentazione emerge una vera e propria kermesse di attività musicali, teatrali e, soprattutto, coreografiche che, almeno sul piano formale, la distingue da ciò che avviene in altre città e in altri contesti nazionali, proprio per le dimensioni che assume. È tuttavia abbastanza evidente, alla fine di questo lavoro, come, al di là delle indubbie note spettacolari, la festa di Santa Rosalia si rivela non solo come un evento di straordinaria complessità sul piano organizzativo, ma anche come una festa religiosa di grande ricchezza sul piano antropologico e di estremo interesse su quello sociologico. Il forte e conseguente impatto della festa sul territorio è in realtà non solo un indicatore specifico della dimensione particolare della festa di Santa Rosalia, ma funziona qui anche da rivelatore delle poste attualmente in gioco tra una devozione religiosa ereditata dal passato e le esigenze di immagine, rappresentazione di sé e sviluppo socio-economico che la società palermitana contemporanea presenta in modo sempre più esplicito. Rivista sotto questa prospettiva, la festa della Santuzza – sia nella dimensione festiva (nella quale vanno, incluse anche le attività minori, vanno dal 10 luglio al 15 luglio), sia in quella devozionale e penitenziale del pellegrinaggio della notte del 3 settembre e del 4 settembre – funziona come rivelatore dei mutamenti e degli adattamenti che hanno caratterizzato la società locale e dei quali la dimensione rituale della festa finisce per essere un importante rivelatore.
Rossana M. Salerno ha studiato presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Trento. Nel 2006 consegue il titolo di Double Licence3 en Sociologie presso l’Université de Nantes – Faculté de Sociologie – France. Nel 2008 consegue la laurea specialistica in Sociologia Società, Territorio ed Ambiente. Prosegue i suoi studi con il Master in Comunicazione, Educazione ed Interpretazione Ambientale presso il Dipartimento Ethos - Dipartimento Dismot dell’Università degli studi di Palermo. Nel 2010 vince il Dottorato di Ricerca in Sociologia presso la Libera Università “Kore” di Enna nella quale svolge le sue attività di ricerca sulla pianificazione e la trasformazione del territorio, sui riti e le simbologie utilizzate ponendo attenzione ai condizionamenti ed alla sensibilizzazione sulla sostenibilità ambientale. Nel 2012 diviene “Tutor in Scienze politiche e dei Servizi Sociali” presso l’Università “Kore” degli studi di Enna. Nel 2013 diviene membro dell’Associazione Sociologica Europea (E.S.A) e dello “European Association of the Study of Religions”. Nel 2014 consegue il Dottorato di Ricerca in Sociologia dell’Innovazione e dello Sviluppo. Nello stesso anno diviene membro del SISR/ISSR – “Société Internationale de Sociologie des Religions and International Society for the Sociology of Religion”. Nel 2015 vince la borsa di studio Massimo Rosati e consegue il Master di II livello Internazionale ed Interuniversitario in Sociologia: Teoria, Metodologia e Ricerca – Università degli Studi di Roma Tre, Sapienza Università di Roma ed Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Il seminario permanente Etnografie del contemporaneo è coordinato da Rosario Perricone e organizzato dall'Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta. L’iniziativa è patrocinata dall'Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Culture e Società, dall'Accademia di Belle Arti di Palermo e da SIMBDEA e organizzata con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Siciliana - Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana.
Il seminario prevede 14 incontri che si terranno al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino dal 15 febbraio al 30 maggio 2016.
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Lunedì 2 maggio_17.00
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Youtube e Facebook:
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 Etnografie 2016_Modulo di iscrizione.doc | [ ] | 665 kB |
 Etnografie 2016_Modulo di iscrizione.pdf | [ ] | 404 kB |
| Etnografie del contemporaneo 2016.pdf | [ ] | 443 kB |
