Locandina Etnografie del contemporaneo 

 

Seminario Permanente

Etnografie del contemporaneo

Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale

–   Aula Columba Ed. 12  –

Palermo 15 maggio > 12 giugno 2017

 

Secondo incontro
Lunedì 22 maggio ore_ 15.00

 

 

Il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e la Fondazione Ignazio Buttitta organizzano, dal 15 maggio al 12 giugno, il terzo ciclo del Seminario permanente Etnografie del Contemporaneo, ideato e diretto da Rosario Perricone. Grazie al coordinamento scientifico del Prof. Ignazio E. Buttitta, ospiti di quest'anno saranno dei giovani ricercatori provenienti dalle più importanti università italiane. Il ciclo include cinque incontri che si terranno presso la Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Palermo, (Ed. 12 Aula Columba). 
Lunedì 22 maggio alle ore 15.00 Lidia Donat e Giulio Rizzoni presiederanno al secondo incontro del Seminario permanente Etnografie del Contemporaneo. L'incontro verterà sul tema"Come essere una “sexoservidora decente”: autorappresentazione e habitus professionale tra lavoratrici sessuali a Oaxaca, Messico"di Lidia Donat, e"Se solicita sangre tipo Zapata para todos mexicanos”. Donazione di sangue e diseguaglianze in Messico"di Giulio Rizzoni. 

Il seminario ha il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – MiBACT e dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana ed è patrocinato dalla Scuola di Scienze Umane e del Patrimonio Culturale, dal Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo e dal Folkstudio.

 

LIDIA DONAT, Come essere una “sexoservidora decente”: autorappresentazione e habitus professionale tra lavoratrici sessuali a Oaxaca, Messico. L’intervento si basa su una ricerca etnografica di quattordici mesi complessivi condotta per la redazione della tesi di dottorato sulla prostituzione femminile “tollerata” nella città di Oaxaca (Messico). A partire dalle storie di vita e lavoro di cinque donne che esercitano la prostituzione in differenti spazi prostituzionali Donat analizza la maniera in cui esse elaborano, praticamente e discorsivamente, una figura di “sexoservidora decente” che permetta loro di prendere le distanze dallo stigma legato alla propria attività e di rivendicare al contempo la piena inclusione nel tessuto socialeoaxaqueño. In particolare, saranno esaminati gli aspetti che maggiormente concorrono a dotare di senso le loro esperienze passate e presenti: l’adempimento delle responsabilità familiari e la “buona maternità”; il raggiungimento di una relativa autonomia economica; la capacità di prendersi cura di sé stesse; l’idea di star offrendo un servizio all’insieme della società; l’assolvimento degli obblighi stabiliti dall’amministrazione municipale. È proprio attraverso questi elementi, in cui coesistono sovversione e adesione alle norme di genere che strutturano la società messicana, che le lavoratrici sessuali manifestano la propria agentività e chiedono il rispetto dei propri diritti di donne e cittadine.

Lidia Donat ha conseguito nel 2016 il dottorato in Antropologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma presentando una tesi dal titolo “Gli spazi e le politiche della prostituzione nella città di Oaxaca, Messico”. Ha cominciato a fare ricerca in Messico nel 2010 e si è occupata di religione, medicina popolare, salute, diseguaglianze sociali e vulnerabilità strutturale con un interesse particolare per la prospettiva di genere. È membro della Missione Etnologica Italiana in Messico, diretta dal professor Alessandro Lupo.

 

GIULIO RIZZONI, “Se solicita sangre tipo Zapata para todos mexicanos”.Donazione di sangue e diseguaglianze in Messico. In questo intervento Rizzoni si propone di descrivere e analizzare il processo di reclutamento dei donatori di sangue, partendo dall’analisi delle storie raccolte durante la ricerca etnografica (2013-2014) condotta nei corridoi dell’Hospital General della città di Oaxaca, nel Messico del Sud. In Messico la donazione di sangue altruista conosce infatti una limitatissima diffusione ed è largamente maggioritaria la donazione sostitutiva, un sistema che prevede la sostituzione degli emoderivati nelle riserve dei centri trasfusionali con dei donatori sostitutivi, reclutati dal paziente e dal suo gruppo di cura. Ogni paziente, per poter accedere alle cure, dovrà reclutare un numero congruo di donatori, proporzionale al consumo previsto di emoderivati. Si cercherà di mostrare, attraverso la descrizione di alcuni casi concreti, come la responsabilizzazione dei pazienti nella ricerca dei donatori sostitutivi aumenti il peso delle disuguaglianze nell’accesso ai servizi di salute basilari. La condizione di “vulnerabilità strutturale” di un settore maggioritario della società oaxaqueña viene resa esplicita e amplificata da un sistema organizzativo che responsabilizza il paziente per il reperimento di donatori e che, conseguentemente, lo colpevolizza in caso di fallimento. La capacità di mobilitare efficacemente risorse sociali ed economiche, necessarie le seconde per sostenere i costi del viaggio, del vitto e dell’alloggio per i donatori, o per convincere sconosciuti a donare in proprio favore, diventa così un fattore discriminante per determinare un accesso più o meno lineare o difficoltoso agli emoderivati. Si metterà dunque in luce come  il sistema di donazione sostitutiva contribuisca a rendere lo spazio terapeutico uno spazio di riproduzione e amplificazione delle diseguaglianze sociali. 

Giulio Rizzoni ha studiato Antropologia Culturale all’Università di Roma La Sapienza, specializzandosi in Antropologia Medica. Qui ha conseguito il dottorato di ricerca in Antropologia Culturale con una tesi dal titolo “La sangre no se compra ni se vende, pero… I percorsi del sangue nella città di Oaxaca, Messico”. Effettua ricerca sul campo in Messico dal 2010 come membro della Missione Etnologica Italiana in Messico. I suoi interessi di ricerca principali sono: Antropologia Medica e Antropologia dei Sistemi Sanitari, Salute e Diseguaglianze Sociali. Ha studiato dapprima gli itinerari terapeutici dei pazienti diabetici nella municipio huave di San Mateo del Mar, sulla costa pacifica dello stato di Oaxaca, Messico. Più recentemente ha concentrato le sue attenzioni sulla donazione di sangue, effettuando una ricerca etnografica all’interno delle strutture sanitarie della città di Oaxaca. 

 

 

PROSSIMI APPUNTAMENTI

 

Lunedì 29 maggio ore 15.00

Lia Emilia Zola, Lo sciamanesimo siberiano tra animismo e totemismo

 

Lunedì 5 giugno ore 15.00

Vita Santoro, Scrittura e antropologia dei patrimoni culturali. Tassonomie e pratiche di testualizzazione nel quadro della Convenzione UNESCO del 2003

 

Lunedì 12 giugno ore 15.00

Carolina Vesce, Femminielli e fa'afafine. Riflessioni a partire da una ricerca multisituata sugli immaginari globali di genere

 

Coordinamento scientifico

Rosario Perricone, Ignazio Buttitta,

 

 

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Informazioni

Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino  tel. 091 328060 - mimap@museomarionettepalermo.it

Fondazione Ignazio Buttitta tel. 091 7026433 – 339 1852655 fondazione.buttitta@yahoo.it

 

 

 

 

 

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