Locandina Etnografie del contemporaneo

Seminario Permanente

Etnografie del contemporaneo

Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale

–   Aula Columba Ed. 12  –

Palermo 15 maggio > 12 giugno 2017

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Quinto e ultimo incontro

Lunedì 12 giugno ore_ 15.00  

M. Carolina Vesce, Università di Messina

Femminielli e fa'afafine.

Riflessioni a partire da una ricerca multisituata sugli immaginari globali di genere

 

 

Il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e la Fondazione Ignazio Buttitta organizzano, dal 15 maggio al 12 giugno, il terzo ciclo del Seminario permanente Etnografie del Contemporaneo, ideato e diretto da Rosario Perricone. Grazie al coordinamento scientifico del Prof. Ignazio E. Buttitta, ospiti di quest'anno saranno dei giovani ricercatori provenienti dalle più importanti università italiane. Il ciclo include cinque incontri che si terranno presso la Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Palermo, (Ed. 12 Aula Columba). Il seminario ha il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – MiBACT e dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana ed è patrocinato dalla Scuola di Scienze Umane e del Patrimonio Culturale, dal Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo e dal Folkstudio.
 
Lunedì 12 giugno alle ore 15.00 si terrà l'ultimo incontro del Seminario permanente Etnografie del Contemporaneo. M.Carolina Vesce interverrà sul tema Femminielli e fa'afafine. Riflessioni a partire da una ricerca multisituata sugli immaginari globali di genere. La parola femminiello (e le sue varianti femmenella, fummeniell', ecc.) sono “tradizionalmente” impiegate, a Napoli e in alcuni altri centri della Campania, per identificare le persone di sesso maschile che assumono atteggiamenti e comportamenti effeminati o sfacciatamente femminili.
In Samoa queste persone sono dette fa'afafine (letteralmente tradotto come “al modo delle donne”), sono riunite in un'associazione il cui presidente onorario è il primo ministro delle Samoa, possono indossare abiti femminili per recarsi al lavoro e sono molto visibili, in città come nei villaggi della town area.
I femminielli, come le fa'afafine non vogliono essere assimilati alle esperienze trans (transessuali e transgender): per loro essere come le donne non è una questione di pezzi di corpo o di organi sessuali primari e secondari, ma di ruoli e responsabilità.
Protagonisti di processi di patrimonializzazione, da un lato, e di istituzionalizzazione, dall'altro, femminielli e fa'afafine sfuggono ai criteri diagnostici delle classificazioni biomediche impiegate dai principali sistemi sanitari nazionali. I Manuali dell'American Psychiatric Association e della World Health Organization, infatti, considerano le persone transessuali e transgender come affette da Disforia di Genere (G.D.) e/o Disturbo dell'identità di genere (D.I.G.) garantendo, laddove previsto dalle legislazioni nazionali, l'accesso al percorso di Riassegnazione chirurgica del sesso a quei soggetti per cui la condizione trans sia causa di disagio sociale o psicologico. Medicalizzando corpi, di fatto, sani al solo fine di riallinearne l'esperienza di sesso/genere in conformità alla logica del sistema eteronormativo, il DSM e l'ICD si configurano non solo come strumenti funzionali al governo dei corpi, ma anche alla comprensione dell'impatto delle categorie biomediche su queste esperienze “indigene” di genere.
A partire dalle ricerche di campo a Napoli e in Samoa, M. Carolina Vesce proporrà un percorso sulle esperienze di genere non eteronormative che si sottraggono alla logica omonormata delle classificazioni dominanti di omosessualità, transessualità e transgenderismo, optando per una definizione culturale delle proprie esperienze e “identità”. Come interagiscono questi immaginari? Come influiscono le categorie biomediche sulle modalità specifiche di percezione, rappresentazione e pratica di un sé genderizzato? E come è prodotta questa genderizzazione?
 

M. Carolina Vesce, Ph.D. in Antropologia e studi storico linguistici (Università di Messina 2017), ha svolto ricerche sul campo a Napoli (2007-2012) e in Samoa (2014-2015). I suoi interessi si concentrano sui temi del corpo, del genere e della persona con particolare riguardo per le esperienze di genere non eteronormative e per l'impatto delle categorie biomediche sulle esperienze “indigene” di genere. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Atri Transiti. Corpi, pratiche, rappresentazioni di femminielli e transessuali, Milano, Mimesis 2017; Fa'afafine. Genere, corpo persona in Samoa, in L'Uomo 2/2016 (forthcoming).

 

 

 

Coordinamento scientifico

Rosario Perricone, Ignazio Buttitta

 

 

 

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Informazioni

Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino  tel. 091 328060 - mimap@museomarionettepalermo.it

Fondazione Ignazio Buttitta tel. 091 7026433 – 339 1852655   fondazione.buttitta@yahoo.it

 

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