Venerdì 17 febbraio_ore 10

ARCIPELAGO PALMIRA

conferenza di Manar Hammad

Museo internazionale delle marionette

______________

Palermo, 17 febbraio > 10 marzo 2017

Il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino aderisce alla prima edizone di BAM - Biennale Arcipelago Mediterraneo

______________

Palermo, 17 febbraio > 10 marzo 2017

Il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino aderisce alla prima edizone di BAM - Biennale Arcipelago Mediterraneo (Palermo, 10-12 marzo 2017), iniziativa promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, in collaborazione con Fondazione Merz, Imago Mundi - Luciano Benetton Collection, Fondazione Sicilia e Fabrica con il contributo di numerose organizzazioni culturali del territorio. BAM è un festival di teatro, musica e arti visive dedicato ai popoli e alle culture dei Paesi che si affacciano sul mare, con lo scopo di favorirne e promuoverne il dialogo e, nello stesso tempo, valorizzare e tutelare il patrimonio artistico e culturale nelle sue molteplici espressioni. Ponte tra il Mediterraneo e il resto del mondo, arcipelago di isole diverse, l'iniziativa prevede appuntamenti dislocati in numerosi siti della città, tra centro storico e luoghi decentrati, con il coinvolgimento di fondazioni private e spazi pubblici, in stretto rapporto con le associazioni del territorio, i centri di cultura straniera, i festival, i musei, gli artisti.

Nell'ambito della manifestaizone, dal 17 febbraio al 10 marzo sono previsti i COLLOQUIA, ovvero un ciclo di conferenze che si terranno al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e presso la Sala 99 di Palazzo Branciforti. Le conferenze si articolano in sezioni denominate "Arcipelago" che con un approccio multidisciplinare affrontano diversi nuclei tematici. Gli incontri apriranno uno squarcio su temi importanti: conflitti, arte, patrimonio, radici, letterature, Europa. Discuteranno alcuni tra i maggiori protagonisti della cultura europea e mediorientale, e ritornerà a Palermo il premio Nobel Wole Soyinka.

Nonostante la difficoltà di offrire  una definizione unitaria del Mediterraneo, è risaputo come i popoli del Mediterraneo condividano miti, divinità, profeti, leggende e racconti popolari. Come scrive Leonardo Sciascia, le riflessioni sul Mediterraneo oscillano tra uomo e mito, realtà e immaginazione, storia e invenzione letteraria, che compongono un discorso unitario che insieme implica e trascende la storia, la geografia, l’etnicità e persino l’appartenenza nazionale. Si può allora congetturare che il Mediterraneo sia composto da sfumature diverse che simbolicamente corrispondono, fra l’altro, ai suoi suoli e alle coltivazioni che li caratterizzano, alle lingue che vi vengono parlate, alle religioni professate e alle politiche praticate. Tutti questi elementi e altri ancora contribuiscono alla composizione del “colore” della cultura mediterranea; una cultura millenaria che ha dato origine alle tre maggiori religioni monoteistiche, i cui punti di contatto sono tanto numerosi quanto gli scontri a cui hanno dato vita nel corso dei secoli.  Le diverse voci che come un canto polifonico compongono il Mediterraneo continuano a confrontare ascoltatori e interlocutori, in maniera sempre più drammatica dalla Primavera Araba e dalla ripresa delle migrazioni di massa verso l’Europa.

I contributi presentati ai Colloquia si confrontano sul Mediterraneo da punti d’osservazione diversi dalla filosofia all’antropologia, dalla linguistica all’esperienza della pratica artistica per provare a tracciarne la complessità del presente.  

Quasi tutti i COLLOQUIA sono organizzati dal Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino nell'ambito della Biennale Arcipelago Mediterraneo, iniziativa promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, in collaborazione con il Dipartimento di Culture e Società dell'Università degli Studi di Palermo, il Dottorato in Scienze del Patrimonio Culturale dell'Università degli Studi di Palermo, il Circolo Semiologico Siciliano, l'Associaizone Festival Letterature Migranti,l'Accademia di Belle Arti di Palermo e la Fondazione Sicilia.